Riversamento acconto imposta sul valore aggiunto entro il 30 dicembre


Il Direttore dell’Agenzia dell’Entrate, tramite il provvedimento del 15 dicembre 2022, In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente
provvedimento, ha definito il termini di riversamento e rendicontazione da parte degli intermediari finanziari, che devono riversare a titolo d’acconto dell’imposta sul valore aggiunto, pagata dai propri clienti, entro le ore 14:50 del 30 Dicembre 2022, mediante F24/I24, presso la Tesoreria dello Stato.
La rendicontazione telematica segue le modalità convenzionali e gli standard tecnici inscritti all’interno del manuale SIA – RI – VEUN 001, inoltre gli intermediari, sempre secondo il provvedimento, possono riversare attraverso un unico bonifico le somme versate dai contribuenti.

L’Agenzia dell’Entrate ha dato il compito alla Tesoreria dello Stato, ossia la Banca d’Italia, di prelevare le somme di denaro dovute all’Italia.

Per i contribuenti

I contribuenti sottoposti agli obblighi di versamento dell’imposta sul valore aggiunto sono tenuti, ad eseguire il pagamento dell’IVA dovuta a titolo di acconto, come ogni anno, entro il 27 dicembre.
Il versamento dell’imposta è effettuato mediante delega di pagamento agli intermediari convenzionati con l’Agenzia per i servizi F24/I24 (banche, CAF, prestatori di servizi di pagamento non bancari, agenti della riscossione). Il riversamento delle somme corrisposte dai contribuenti deve poi avvenire, non oltre il successivo 31 dicembre.
Le convenzioni regolanti i Servizi F24/I24 prevedono diversi termini di riversamento delle somme, a seconda dei canali di versamento utilizzati dai contribuenti (cartaceo, telematico tramite servizi degli intermediari).
Con il presente provvedimento, pertanto, si dispongono, anche in deroga alle previsioni convenzionalmente pattuite, i tempi e le modalità per il riversamento all’Erario delle somme riscosse nelle date del 22, 23 e 27 dicembre 2022 a titolo di acconto IVA, avendo acquisito il parere favorevole del Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato e della Banca d’Italia.



Fonte: Redazione TFDC

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