Concordato preventivo biennale: nuova pace fiscale in arrivo
Per le partite IVA che entro il 31 ottobre 2024 aderiranno al patto con il Fisco, vi sarà la possibilità di sanare irregolarità dichiarative per gli anni dal 2018 al 2022. Si tratta di un ravvedimento speciale super agevolato, con possibilità di far emergere redditi evasi versando una flat tax dal 10 al 15 per cento, non sull’intero importo ma solo su una quota variabile dal 5 al 50 per cento, sulla base del punteggio ISA.
La novità è in particolare contenuta in un emendamento della maggioranza al decreto Omnibus, approvato in Commissione al Senato, che prevede l’avvio di un ravvedimento speciale in caso di adesione al concordato preventivo biennale.
La flat tax per regolarizzare le omissioni dichiarative è pari al:
- 10 per cento, se nel singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale è pari o superiore a 8;
- 12 per cento, se nel singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale è pari o superiore a 6 ma inferiore a 8;
- 15 per cento, se nel singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale è inferiore a 6.
La sanatoria riguarda anche l’IRAP, dovuta nella misura fissa del 3,9 per cento.
A rendere ancora più vantaggiosa l’adesione al concordato, e alla nuova pace fiscale, è la previsione di una riduzione della base imponibile sulla quale applicare le diverse percentuali di flat tax. Nel dettaglio, l’emendamento approvato prevede che la base di calcolo dell’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali è costituita dalla differenza tra il reddito d’impresa o di lavoro autonomo già dichiarato in ciascuna annualità e l’incremento dello stesso calcolato nella misura del:
- 5 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari a 10;
- 10 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore ad 8 e inferiore a 10;
- 20 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 6 e inferiore a 8;
- 30 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 4 e inferiore a 6;
- 40 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 3 e inferiore a 4;
- 50 per cento per i soggetti con punteggio ISA inferiore a 3.
Alle regole previste per il quinquennio 2018-2022 si affiancano quelle ancor più vantaggiose che si punta per gli anni dell’emergenza Covid. In caso di dichiarazione di redditi omessi relativi all’annualità 2020 e 2021, l’imposta sostitutiva dovuta verrebbe ridotta ulteriormente del 30 per cento. Alla pace fiscale si affianca in ogni caso un allungamento dei termini di decadenza per l’accertamento: per quelli in scadenza dal 31 dicembre 2024 al 31 dicembre 2026, viene prevista la proroga di un anno e quindi fino al 31 dicembre 2027.
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